Una caldaia a condensazione è un investimento notevole, ma in circa otto anni il costo è ampiamente recuperato
Una delle strade da percorrere per ridurre la nostra dipendenza dalle fonti fossili, inquinanti e sempre più costose, oltre ad isolare meglio le nostre case, e a sfruttare fonti di energia rinnovabili è sicuramente quella di aumentare l’efficienza dei nostri impianti di riscaldamento. Esistono già da anni sul mercato tecnologie sicure ed affidabili come le caldaie a condensazione che permettono di ridurre il consumo di combustibile ottenendo lo stesso livello di comfort.
L’investimento iniziale è considerevole: per una singola abitazione si parla di circa 4.000 € installazione compresa, con un extracosto, rispetto ad un modello tradizionale di almeno 1.000 €, mentre nel caso di una caldaia condominiale il costo si aggira attorno ai 16.000 € (extra-costo 4.000€). Costi non trascurabili ma che vanno valutati per l’intero ciclo di vita della caldaia, che è solitamente di almeno 15 anni.
Il costo di acquisto infatti va sommato alle spese di combustibile, e il risparmio in questo caso è davvero alto considerando che queste caldaie raggiungono quasi il 110% di rendimento. Non bisogna meravigliarsi del fatto che per queste caldaie si parli di rendimenti superiori al 100%, infatti tali rendimenti sono riferiti al potere calorifico inferiore del combustibile, che non tiene conto del calore latente di condensazione che nelle normali caldaie viene disperso assieme al vapore acqueo nei fumi. La tecnologia a condensazione permette invece di recuperare anche questo calore, attraverso un apposito scambiatore.
Per rendersi conto di quanto sia il calore recuperato da queste caldaie basti considerare che la temperatura di uscita dei fumi si aggira attorno ai 50°C, mentre nelle vecchie caldaie è superiore ai 130°C. Ovviamente più la caldaia è vecchia più sarà alto il risparmio ottenibile sostituendola con una a condensazione, magari accoppiata con un bruciatore a premiscelazione, che consente una combustione pressoché perfetta, raggiungendo una diminuzione di consumi del 30%.
Bisogna inoltre ricordare gli sgravi fiscali per questo tipo di sostituzione presenti nella proposta di finanziaria 2007: il 55% delle spese documentate detraibile in sole tre quote annuali di pari importo.
Prendendo come esempio un’abitazione tipo con un consumo annuo di 1600 mc di metano, con una spesa pari a circa 1100€, e considerando una riduzione dei consumi del 20%, si può calcolare che l’investimento sia recuperato nell’arco di 8 anni .
Anche in presenza di radiatori una caldaia a condensazione fa risparmiare.
Molto utile e necessario installare una termoregolazione con sonda esterna, che permette ulteriori risparmi anche di 10 punti, medi stagionali.