1 – Perché devo fare la manutenzione della mia caldaia?
La manutenzione della caldaia è un obbligo di legge. È un’operazione che: • garantisce la sicurezza degli ambienti domestici • favorisce un risparmio energetico ed economico • riduce le emissioni inquinanti.
2 – Cosa significa certificare la manutenzione della caldaia?
Per certificare la manutenzione della caldaia basta comunicare al proprio Comune (se conta più di 40.000 abitanti) o alla Provincia che è stata eseguita la manutenzione e che è stato corrisposto il contributo dovuto per le ispezioni degli impianti termici.
3 – La certificazione della caldaia ha una scadenza? Quanto dura?
La certificazione ha la durata di due stagioni termiche. L’inizio della stagione termica è previsto il 1 agosto di ogni anno e termina il 31 luglio dell’anno successivo. La validità della certificazione decorre sempre dal 1 agosto successivo alla data in cui è stata fatta la manutenzione.
4 – Chi esegue le operazioni necessarie a certificare la manutenzione della mia caldaia?
Se hai un impianto autonomo inferiore a 35 kW, il manutentore ha l’obbligo di registrare i dati della manutenzione nel Catasto Unico Regionale Impianti Termici (CURIT). Questa operazione, seguita dalla consegna della documentazione cartacea al Comune o alla Provincia, costituisce la certificazione della manutenzione. Tu dovrai solo ricordarti di chiamare il tecnico per le revisioni programmate. Se il tuo impianto è condominiale, oltre al manutentore, anche l’amministratore del condominio può svolgere le operazioni per la certificazione della manutenzione.
5 – Ogni quanto tempo devo fare la manutenzione della mia caldaia?
Se hai un impianto autonomo inferiore a 35 kW a combustibile gassoso, in Regione Lombardia l’obbligo della manutenzione è previsto ogni due anni. Controlla bene i documenti che ti ha rilasciato l’installatore, il manutentore o il costruttore dell’apparecchio: ai fini della sicurezza potrebbe essere necessario fare la manutenzione prima di questo termine. Se invece il tuo è un impianto condominiale, la manutenzione è più frequente. Chiedi maggiori informazioni al manutentore o all’amministratore di condominio.
6 – Il manutentore mi ha chiesto di pagare il contributo per la certificazione. Perchè?
Il contributo per la certificazione è destinato all’Ente Locale competente e serve a sostenere il servizio di ispezione degli impianti termici previsto dalla legge. È diverso dal contributo regionale, che viene invece impiegato per la gestione del CURIT, importante strumento di sorveglianza di tutti gli impianti, che consente a Regione Lombardia e agli Enti Locali di individuare i più opportuni interventi per migliorare l’efficienza energetica.
7 – A quanto ammonta il contributo per la certificazione?
Per il contributo a favore degli Enti Locali ti invitiamo a contattare il tuo Comune (se conta più di 40.000 abitanti) o la Provincia.
8 – A quanto ammonta il contributo regionale?
Il contributo regionale per gli impianti inferiori a 35 kW è pari a € 1,00. Per gli impianti superiori a 35 kW, l’importo da versare va da € 1,50 fino ai € 18,00 previsti per quelli più grandi.
9 – Il manutentore mi ha chiesto il codice fiscale. Perchè?
In qualitů6agrave; di responsabile dell’impianto, hai accesso a molti servizi offerti dal portale: ad esempio, puoi visualizzare i dati della tua caldaia e ricevere un messaggio che ti ricorda quando devi rifare la manutenzione dell’impianto. O ancora, puoi verificare che il manutentore abbia inserito correttamente i dati del tuo impianto nel CURIT. Il codice fiscale del responsabile dell’impianto è fondamentale per consentirgli l’accesso a tutti i servizi del portale a lui riservati.
10 – Non riesco ad accedere ai dati del mio impianto. Perché?
Forse il manutentore non ha ancora registrato i dati relativi alla manutenzione del tuo impianto, oppure non li ha completati con il tuo codice fiscale, ricordagli di farlo.
11 – Il manutentore mi ha chiesto i consumi del mio impianto e la volumetria della mia abitazione. Perchè?
Questi dati sono fondamentali per gli enti di governo, nazionale e locale, per poter attuare una politica volta al miglioramento dell’efficienza energetica. Sulla base dei dati rilevati, inoltre, potranno essere decisi finanziamenti, incentivi e agevolazioni per i cittadini.
12 – Come faccio a recuperare i consumi del mio impianto?
È buona regola fare la lettura del contatore ogni anno, prima di accendere e dopo aver spento il riscaldamento. Il libretto di impianto, che deve essere tenuto per legge, nell’ultima pagina ha una tabella dove poter annotare i valori rilevati.
13 – Ho uno scaldabagno/ho una stufa. Devo fare la manutenzione? Devo certificare la manutenzione?
Anche se non ci sono obblighi di legge, consigliamo per la propria e l’altrui sicurezza di sottoporre regolarmente tutti gli impianti a manutenzione. Per stufe e scaldabagni non occorre certificare la manutenzione.
14 – È obbligatorio rivolgersi a un tecnico CURIT?
È fondamentale che il manutentore sia in regola con le autorizzazioni e i requisiti previsti dalla legge. Un tecnico iscritto al CURIT si assicura che tutte le disposizioni amministrative previste in Regione Lombardia vengano rispettate.
15 – Quando posso accendere il riscaldamento?
Quasi tutto il territorio della Regione Lombardia ricade nella zona climatica E. Ciò significa che è possibile accendere il riscaldamento dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore giornaliere. In caso di particolari eventi climatici, è possibile accendere il riscaldamento oltre il periodo indicato, per la metà delle ore giornaliere consentite, ovvero per non più di 7 ore.