PFAS: Cosa sono
I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) hanno trovato impiego fin dagli anni Cinquanta nella produzione di detergenti, insetticidi, involucri protettivi, abiti impermeabili e altri prodotti industriali.
La sigla indica Sostanze Perfluoro Alchiliche (acidi perfluoroacrilici): è una famiglia di composti chimici utilizzata prevalentemente in campo industriale. Sono catene alchiliche idrofobiche fluorurate: in estrema sintesi, sono acidi molto forti usati in forma liquida, con una struttura chimica che conferisce loro una particolare stabilità termica e li rende resistenti ai principali processi naturali di degradazione.
Quali sono i rischi per la salute
A partire dal 2013, alcuni studi hanno rilevato elevate concentrazioni di PFAS nelle falde acquifere e nei corsi d’acqua di alcune zone del nord Italia e in particolare in alcuni territori del Veneto.
Il rischio non è da sottovalutare: al momento gli effetti sulla salute di queste sostanze sono considerati tra le cause per un ampio spettro di patologie.
Si presume che i PFAS possano compromettere crescita, fertilità e gravidanze. Gli effetti, tra l’altro, non sono immediati; si rischia quindi di esporsi a lungo alla contaminazione con queste sostanze senza avere indicatori preventivi.
Se si è gia contaminati ?
Ai circa 2.000 cittadini residenti nella zona a più elevata concentrazione è stato proposto di sottoporsi a un trattamento di lavaggio del sangue: la plasmaferesi, una procedura ben nota ai donatori di sangue.
Questa tecnica permette di separare la componente liquida del sangue (il plasma) dalla componente cellulare e rimuovere le sostanze dannose.
Nel frattempo, in attesa di verifiche, di ulteriori studi e di soluzioni politiche, lo scorso 3 ottobre la Giunta regionale del Veneto ha imposto limiti più stringenti alla presenza di sostanze perfluoroalchiliche nelle acque potabili.
Filtri e depuratori acqua per eliminare i PFAS
In ambito domestico, allo stato attuale delle conoscenze, i trattamenti più efficaci sono l’utilizzo di un filtro a carboni attivi o di un depuratore acqua a osmosi inversa.
Un filtro carboni attivi ha una superficie filtrante molto estesa che trattiene composti organici e inquinanti dell’acqua, oltre a odori o sapori sgradevoli. Un depuratore osmosi inversa è composto di una membrana filtrante che trattiene le impurità e produce acqua osmotizzata, e cioè acqua depurata priva al 95-99% di tutti i sali in essa presenti, compresi inquinanti e metalli pesanti e sali disciolti.