Nel nostro sito e anche qui nel blog ho dedicato diverse pagine agli impianti multienergy o impianti ibridi.
Sono degli impianti che vanno seriamente presi in considerazione perché offrono il migliore rendimento e il maggior risparmio energetico, in quanto affiancano generatori termici tradizionali, con generatori termici innovati da rinnovabili.
Lavorano assieme cercando di compensare i difetti e pregi di una o dell’altra fonte; cercando di offrire al cliente il miglior risparmio senza intervenire manualmente alla selezione della sorgente ; Ma in modo automatico e intelligente in base alle condizioni favorevoli, per una e l’altra fonte
( approfondiremo in seguito questi aspetti importantissimi, che meritano molto di più di qualche frase)
Ma l’approccio a questi tipo di impianto non è un vezzo o una moda dettata da noi impiantisti, ma siamo obbligati dalla legge; infatti:
Dal 31.5.2012 entreranno in vigore gli obblighi del Decreto Legge 3.3.2011 n. 28 che promuove
l’uso delle energie rinnovabili. Il nuovo decreto recepisce la direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo sull’impiego delle fonti rinnovabili, stabilendo le percentuali minime del loro impiego in relazione al fabbisogno termico totale degli edifici, cioè al fabbisogno richiesto per la loro climatizzazione, invernale ed estiva, e per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria).
Con energie rinnovabili, finora si doveva coprire solo il 50% del fabbisogno termico annuo richiesto per la produzione di ACS.
Con il nuovo decreto, invece, si dovrà, fin dalla sua entrata in vigore, coprire il 20% del fabbisogno termico totale e poi, nel 2017, il 50%. Valori, questi, che sono molto più elevati di quelli finora richiesti e che generalmente comportano soluzioni assai diverse da quelle finora adottate.
Ed in merito è molto probabile che le soluzioni più convenienti siano quelle che prevedono l’uso di due fonti d’energia, in particolare quelle che prevedono l’uso di caldaie e di PDC (pompe di calore) aria-acqua.
Ci sono dunque buone ragioni per ritenere che anche nel settore termotecnico si verifichi quanto già si è verificato in quello dei trasporti, dove i veicoli ibridi (con motore elettrico e termico)
rappresentano un passo importante verso il più efficiente uso delle risorse disponibili.